Strano caso di 'attenzione selettiva (calcolata)'.
Comunque da questa ulteriore e dispendiosa operazione di marketing/maquillage, volta a dare del territorio di Papigno e della Conca un'immagine ancora idilliaca come quella dei dipinti riportati, volutamente oscurando e tacendo sulla realta' industriale e post industriale fatta di bonifiche sempre rinviate, esposizone della popolazione a rischi sanitari, panorami fatti di montagne di rifiuti e ponti fondamentali per lo sviluppo dei commerci Terni-Rieti...
Si siamo polemici, ma ce lo possiamo e dobbiamo permettere essendo in attesa da 12 anni della bonifica dell'area SIN adiacente le pendici del paese.
Questo e' Papigno oggi.
Questo rappresentao nelle immagini rubate e' quello che fu e venne distrutto dall'industria irrimediabilmente.
E per favore, non inventiamoci fantomatiche correnti artistiche per creare ancor piu' effetto lifting!!!
Ah, come ultima cosa, tanto per dire della disattenzione di alcuni, a Piazzale Corot gia' da parecchi anni e' esposta -ora piena di muschio che ne testimonia l'incuria e la scarsa attenzione da parte degli stessi soggetti pubblici che oggi si inventano nuovi itinerari-, la riproduzione del dipinto di J.B. Corot dal titolo "Papigno buildings overlooking the valley", 1826, cm. 24 X36, collezione privata.
Fa parte di un'istallazione dedicata a Lord Byron ed ai viaggiatori dell'800, realizzata dall'artista Peppe Di Giuli. Cosi', tanto per dare a Cesare quel che e' di Cesare!!!!...
J.C.Bishoff, Presso la chiesa di Papigno,1817 (per la cronaca: quella soto l'arco e' casa mia...) |
C. Blechen, Bagnanti nei boschi di Papigno |
J. B. C. Corot,” Il Velino all’uscita del lago di Papigno”, 1826 |
F. Kaisermann, “Veduta di Papigno” |
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