C'e' da salvare la citta' nella natura

"C'e' da salvare la citta' nella natura. Il risanamento dall'interno.
Basta che i fautori del progresso si pongano il problema.
Questa regione, [...] e i villaggi intorno, dovrebbero essere rispettati proprio nel loro rapporto con la natura. Le cose essenziali, nuove, da costruire, non dovrebbero essere messe addosso al vecchio.
Basterebbe un minimo di programmazione. ........e' ancora in tempo per fare certe cose. [...]
Quel che va difeso e' tutto il patrimonio nella sua interezza.
Tutto, tutto ha un valore: vale un muretto, vale una loggia, vale un tabernacolo, vale un casale agricolo.
Ci sono casali stupendi che dovrebbero essere difesi come una chiesa o come un castello.
Ma la gente non vuol saperne: hanno perduto il senso della bellezza e dei valori. Tutto e' in balìa della speculazione.
Cio' di cui abbiamo bisogno e' di una svolta culturale, un lento sviluppo di coscienza......".
Pier Paolo Pasolini, 1974

sabato 22 febbraio 2020

Potature e taglio erba

...e non ho solo fatto le foto...!!!
Ho pure fatto tanti giri quanti il decespugliatore, per fare due pezzetti piccolissimi...
Per fortuna che c'è Micaela, più energica e "preparata" di me! Insieme ci siamo spinte fino al cambio del filo!!! Ma se non interveniva Sandrino, col cavolo che scorreva...
Insomma tutti insieme riusciamo a fare questi "miracoli":





Effetto finale





venerdì 21 febbraio 2020

Primi fiori e potature e...grandi frutti!!!


I doni del nostro amico e vicino di orto, Plinio
Bergenia

Iris

Crochi

Sandrino all'opera; un artista della potatura!

sabato 15 febbraio 2020

da Terni Today 15 febbraio


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Inquinamento del sito di Papigno: “Pericolo costante per i cittadini, responsabilità di chi doveva informare”
“I dati dello studio Sentieri sono indiscutibili, così come lo è il diritto alla salute" afferma Maria Cristina Garofalo dell'associazione Papigno Pesche
 
TF
15 febbraio 2020 14:13
Una ricognizione utile che ha riportato alla luce l’annosa problematica della bonifica di Papigno. Nel corso sopralluogo congiunto, avvenuto la scorsa settimana, della I° e II° commissione consigliare sono riemerse le criticità della frazione, sia da un punto di vista delle strutture (manutenzione) che soprattutto dell’area SIN (trentanove in totale, dislocati in varie regioni ndr) dichiarata tale dal 2001: “Dopo il decreto ministeriale – osserva Maria Cristina Garofalo dell’associazione Papigno Pesche – nessuno ha svolto un'attività di informazione per rendere consapevole la popolazione di cosa significasse vivere a ridosso di un Sin. L'area perimetrata da una recinzione in più parti divelta, e da un cancello con lucchetto non ne ha impedito e non ne impedisce realmente l'accesso. Ci sono persone che tutt’ora portano i cani lì a fare una passeggiata. Fino ad alcuni anni fa a ridosso dell'area rossa, poco sotto le pendici del paese (dal quale c'è un accesso diretto, accessibile) venivano coltivati orti. Così come all'interno della recinzione, sempre a ridosso della zona contaminata, è stato posto un monumento.”
“Ovviamente la responsabilità non è ascrivibile ai cittadini -che ancora credono alla leggenda metropolitana abilmente costruita, ai tempi, dal marketing avanzatissimo della società Carburo di Calcio: "la cianamide non fa male perché è un fertilizzante"), ma è da ricercare altrove ovvero a chi, responsabile della salute pubblica, doveva e deve fare corretta informazione. C’è in gioco quella – afferma - Oggi, come negli oltre 70 anni di attività della fabbrica. Non è cosa da poco. Il tema è rilevante, interessa e riguarda tutti”
“I dati dello studio Sentieri sono indiscutibili, così come lo è il diritto alla salute. Rendere realmente isolata e segnalare adeguatamente l’area in attesa della bonifica sarebbe un primo semplice passo, insieme all'informazione alla popolazione”
“Aldiquà del cancello, nel piazzale Corot, parcheggiano abitualmente camper di turisti ignari di cosa abbiano a fianco, nonché un piccolo spazio "campetto" in cui i ragazzini spesso giocano. Sarebbe necessario mettere quantomeno in sicurezza tutto il perimetro di riferimento. Ci sono studi che sono stati effettuati e testimoniano la pericolosità del sito – chiosa la presidente dell’associazione Pesche di Papigno - Purtroppo fra una promessa e l'altra; fra il Ministero che chiede approfondimenti e il Comune che deve inviarli sono passati 19 anni!
Inquinamento del sito di Papigno: “Pericolo costante per i cittadini, responsabilità di chi doveva informare”
„E qualcuno, semplificando le cose e minimizzando la gravità del caso, dice: “Ma ancora tirate fuori sta storia?" Come se la colpa fosse di chi subisce". Al termine della ricognizione i consiglieri hanno potuto constatare gli “up and down” della frazione di Papigno. Nei prossimi giorni sono attese novità in tal senso ed una possibile nuova convocazione delle associazioni territoriali, in cui indicate tempi e priorità degli interventi necessari al paese. Non ultimo, la infinitamente attesa e irrinviabile bonifica dell'area Sin.“

venerdì 14 febbraio 2020

Ieri sera al Tg3 Umbria...

"Chiarezza x chiarezza", ieri sera sul tg di Rai 3 Regione, negli Approfondimenti, intervista di Papigno Pesche sul Sin Papigno-Terni.
Per non dimenticare che la Valle Incantata oggi è la Valle dei Veleni.
...e non finisce qui...
Per chi lo avesse perso, il servizio è disponibile digitando Rai 3 Regione Umbria tg del 14 febbraio, su rainews.it
Non si può riscrivere la storia ricordando solo ciò che fa comodo.

mercoledì 12 febbraio 2020

Prime potature e visite di A/Mici

Abbiamo cominciato con il merangolo dell'Orto de Sotto....


...e pure con i suoi alberetti vicini...Speriamo che adesso riceva la giusta luce, e che gli altri gettino nuovi rametti più controllabili...
Questo è Pippo, o almeno a questo nome mi risponde...dolcissimo e docile, non chiede nulla, fa solo compagnia e riceve tante coccole


...ed è già a perfetto agio con l'obiettivo: un vero divo!
Mentuccia già in pieno rigoglio...!?!?!

venerdì 7 febbraio 2020

Ancora Umbria ON "L'appello per Papigno"

Sopralluogo di oggi delle Commissioni I e II: articolo di UmbriaON

 https://www.umbriaon.it/fotogallery-terni-sopralluogo-e-pressing-per-sistemare-papigno-mai-presa-realmente-in-considerazione/


07 Feb 2020 18:32
di S.F.
Un sopralluogo congiunto di I° e II° commissione consiliare che si è trasformata per lo più – al solito – in una sorta di ‘tour turistico’ per le vie della piccola frazione. Una scampagnata fuori porta che aveva l’obiettivo di mettere in evidenza le criticità di Papigno e ascoltare alcuni residenti sullo stato dell’arte: in parte è successo, per il resto i consiglieri comunali si sono intrattenuti su altri argomenti ‘caldi’ come il terremoto politico di Ferentillo, il ‘caso’ Enrico Melasecche ed il trasporto disabil vista la presenza in loco dell’assessore al welfare Cristiano Ceccotti. I guai non mancano e sono stati esposti a mo’ di pressing per dare un’accelerata: focus sul Sito di interesse nazionale Terni-Papigno, la bonifica che non arriva mai e la manutenzione ordinaria.
Il giro
Poco più di un’ora di tour per avere – in molti sono rimasti sorpresi da alcune zone del borgo che non avevano mai visto – un quadro più chiaro su una situazione già studiata nelle precedenti commissioni consiliari. A fare da ‘ciceroni’ al corposo gruppo (out l’assessore Benedetta Salvati e Federico Nannurelli, quest’ultimo impegnato con la soprintendente Marica Mercalli a Piediluco, a livello tecnico c’era Paolo Neri per l’amministrazione comunale) Maria Cristina Garofalo e Luigi Ascani, rispettivamente leader delle associazioni Papigno Pesche e Il Castello di Papigno: sono loro in primis ad aver spiegato ai commissari (Federico Cini su tutti) i guai che la frazione si porta dietro da tempo.
«Bonifica fondamentale»
Va bene fare sopralluoghi e fare audizioni a palazzo Spada, poi il tutto va tradotto in atti concreti e qui la cosa diventa più complicata. Un po’ il senso del messaggio lanciato dalla Garofalo ai presenti, quantomeno coloro che l’hanno ascoltata davvero: «Il Sin è stato dichiarato nel 2001 ed è grave che dopo diciannove anni non sia stato fatto – si riferisce alla troppa facilità di ingresso in aree a rischio – cancello di protezione. La bonifica è una priorità, speriamo che sia fatta. Questo è il problema di base del territorio: è prospiciente al paese e purtroppo è accessibile anche da qui. Sono stati fatti degli interventi nel 2003 e ora sono in corso ulteriori carotaggi richiesti dal ministero. Dopo vent’anni siamo ancora in attesa che l’area venga restituita ai cittadini», ribadisce anche in merito al campo di calcio sottostante. «Purtroppo c’è un accesso diretto da piazzale Corot, si entra dalla rete a fianco».
La sicurezza e la speranza
La partita della bonifica è complessa. Meno l’altro aspetto che tira in ballo la Garofalo: il mantenimento della sicurezza delle mura di cinta. «Quelle che guardano verso la Valnerina sono cadute e vanno ripristinate, c’è un problema di passaggio. Dall’altro lato – continua – si è verificato un crollo nella scorsa primavera. Si tratta di manutenzione ordinaria ed è importante». Un pizzico di fiducia sembra esserci nonostante tutto: «L’impegno delle commissioni è convinto e continuativo, c’è omogeneità di vedute tra minoranze e maggioranza. Il discorso della bonifica è vasto e complesso, avrà degli step lunghi. Ma il consolidamento delle mura crediamo possano essere attuato, mi auguro ci sia la volontà. Papigno non è mai stato preso realmente in considerazione. L’auspicio è che questa sia la volta buona». Si punta anche sulla realizzazione della pista ciclabile – collegamento tra vocabolo Staino e la cascata delle Marmore – e l’itinerario dei plenaristi.