C'e' da salvare la citta' nella natura

"C'e' da salvare la citta' nella natura. Il risanamento dall'interno.
Basta che i fautori del progresso si pongano il problema.
Questa regione, [...] e i villaggi intorno, dovrebbero essere rispettati proprio nel loro rapporto con la natura. Le cose essenziali, nuove, da costruire, non dovrebbero essere messe addosso al vecchio.
Basterebbe un minimo di programmazione. ........e' ancora in tempo per fare certe cose. [...]
Quel che va difeso e' tutto il patrimonio nella sua interezza.
Tutto, tutto ha un valore: vale un muretto, vale una loggia, vale un tabernacolo, vale un casale agricolo.
Ci sono casali stupendi che dovrebbero essere difesi come una chiesa o come un castello.
Ma la gente non vuol saperne: hanno perduto il senso della bellezza e dei valori. Tutto e' in balìa della speculazione.
Cio' di cui abbiamo bisogno e' di una svolta culturale, un lento sviluppo di coscienza......".
Pier Paolo Pasolini, 1974

giovedì 28 giugno 2012

Siamo una squadra FORTISSIMI!!!

Noi e l'Italia! Prima noi (i "soliti noti": Micaela, Letizia, Simona, Massimo, Lanfranco, Peppino, Lida, Simona, Giuliano, Daniele, Serena, Alessandra, Luca, Ileno, Marisa, Stefania, Tania ,....e tutti i 'piccoli': Mattia, Marco, Edoardo, Michele, Filippo, Veronica, Simone, Giulia,....), che ci siamo ritrovati in Piazzetta (per la prima volta dopo anni, o forse proprio per la prima volta!!!), cosi' liberamente e spontaneamente e con soli 3 € a testa e la sapiente ed oculata spesa di Micaela e Letizia, abbiam mangiato e bevuto a sazieta', chiacchierato, riso, e visto pure la partita (televisione messa  gentilmente a disposizione, insieme allo spazio 'parcheggio' da Daniele).
Al barbecue l'insuperabile Massimo, coadiuvato verso la fine, da Lanfranco, Maestro di taglio del prosciutto!
Anche i nostri 'ospiti paganti' si sono divertiti e hanno dichiarato che noi papignesi siamo generosi ed ospitali!!!(insomma 'c'arvengono', come si suol dire...).
Non stiamo qui a descrivere i dolci fatti in casa perche' erano una goia per la vista prima che per il palato....
Con il fondo cassa accumulato (e dato che l'Italia ha vinto, ma sarebbe stato lo stesso anche se non l'avesse fatto), domenica sera si replica!!!!

Una papignese scrive di noi....

In questo bell'articolo, la nostra compaesana Lucilla Piccioni, raconta delle nostre pesche e degli orti. Resta pero' da scoprire chi e' la signora Deinde......

Il Messaggero 28/06/2012 - PAG. 49

Tornano gli antichi orti a Papigno grazie al lavoro di alcuni abitanti L’attesa per la nascita degli alberi di «perzico»

Un gruppo di abitanti ha ricostruito gli orti per ricreare l’ambiente di un tempo

Salvati i «perzichi» di Papigno

La signora Deinde ha custodito gelosamente gli ultimi due alberi della specie

LA SCOPERTA

di LUCILLA PICCIONI
Sembrava scomparsa da almenocinquanta anni. Fino ai primissimi anni Sessanta se ne potevano trovare alcuni esemplari in vendita al mercato coperto.
Era considerata preziosa tanto che la signora Deinde, classe 1918, venditrice ambulante di frutta per tutta la vita, la comprava dai contadini ma non la vendeva la teneva per i propri figli. Sembrava che tutti gli alberi i rinomati «perzichi» di Papigno si fossero seccati uccisi dalle polveri e dai gas conbusti che avevano inquinato tutta la zona con l'avvento della fabbrica. Ed invece almeno due esemplari si sono salvati. E stanno proprio a
Papigno.
«Non diciamo dove, perché sono troppo preziosi; ma questo ci fa ben sperare e cominciamo ad essere ottimisti sul fatto che i perzichi torneranno a Papigno», dice orgogliosaCristina
Garofalo una delle colonne del nuovo movimento che sta riportando alla luce tante bellezze dell'antica municipalità di Papigno.
Per averela
certezza assoluta sull'identità dei perzichi bisognerà aspettare che i frutti maturino, sapore, colore e profumo sono inconfondibili.
I perzichi vegetano nella zona fin dai tempi di Plinio, scrittore e senatore romano vissuto tra il 61 ed il 113
dopo Cristo, ne parla con ammirazione.
Erano apprezzati fin dal'600 e citati in testi d'arte,di viaggi e di letteratura. «Frutti di una non ordinaria grossezza» li dichiara il Riccardi, il proprietario del palazzo in piazza Duomo nei primi anni
dell'800"e Alinda Bonacci Brunamonti, poetessa perugina e donna di cultura vissuta nellaseconda metà dell'Ottocento, li dipinge con le parole "e il Sol
d'agosto imporpora la gota lanuginosa delle pesche d'oro", e ancora la testimonianza entusiasta del Vescovo di Terni Vincenzo Tizzani nel 1843 «le peschedi Papigno pesavano ognuna fino a venti once romane».
L'operadi industrializzazione, iniziata nel 1901 comporta anche degrado da inquinamento delle produzioni agricole nei campi, negli orti e nei frutteti .
Ne rimane colpito anche il famoso pesco.
Riportare a Papigno il «perzico» è importante per i naturalisti per chi si interessa di archeologia arborea ma è l'emblema di un riscatto frutto questo dell' affetto e della caparbietà di ungruppo di abitanti. Quella testardaggine che ha detto no al pressappochismo, ai luoghi comuni che vogliono tutto brutto e senza senso e che incollano gli occhi a demenziali programmi televisivi per etero diretti. Un gruppo di abitanti si è guardato
intorno ha ritrovato forza e coraggio ed ha cominciato a disboscare a studiare a ricercare
antiche mappe e foto del paese. Si sono ricostruiti i vecchi terrazzamenti, quelli per cui Papigno era considerato un gioiello verde, qualcuno ha anche rimesso insieme i vecchi muretti a secco che dividevano
le proprietà.
«Un lavoromassacrante, che ci ha visto faticare come animati da un furore», racconta Cristina Garofalo. E in effetti quel racconto ha il sapore di una fiaba dove i vicini si riscoprono parte di un gruppo, dove chi ha mette a disposizione competenze, conoscenze, materiali. Dove i nonni insegnano i segreti del mestiere ai loro nipoti e insieme raccolgono zucchine, pomodori e lattuga. Rinascono gli orti a Papigno la dove c'erano un tempo, si torna a coltivare e a nutrirsi dei prodotti della propria terra. E in questo contesto di riscoperta il perzico non poteva non avere un posto d'onore.

Primi pomodori......

......SPETTACOLARI!!!!!! (e pure buonisssssssimiiiiiiii.......)

mercoledì 27 giugno 2012

Il nostro Progetto paese "Papigno Insieme"





Questo e' il Progetto che abbiamo presentato al Sindaco di Terni, il primo giorno d'Estate del 2012......

venerdì 22 giugno 2012

...e ancora....

22/06/2012 - PAG. 24 IL Giornale dell'Umbria

Un progetto

di riqualificazione

“abusivo” elaborato

dai cittadini

Papigno si prepara al rilancio

di  ARNALDO CASALI

TERNI - I cittadini sono stanchi di
aspettare soluzioni dall’alto e si riprendono
il borgo, e non solo, con un Progetto per il éaese
È proprio questo, infatti, il nome
della proposta presentata ieri mattina
al sindaco Di Girolamo: un progetto
elaborato dal comitato Papignopesche
e dal centro sociale in
collaborazione con il Club alpino
italiano e la circoscrizione Est, che
ha l’obiettivo di riqualificare l’area
intorno agli ex stabilimenti chiusa
ormai da sette anni.
L’area - vasta oltre 100mila metri
quadrati - comprende i campi sportivi
e altre strutture un tempo a disposizione
della cittadinanza e oggi
inaccessibili. Nel 2005, infatti,
un’ordinanza dell’Unione Europea
fece chiudere l’intera area per inquinamento
da idrocarburi. Poco dopo
il terreno entrò nel contratto stipulato
dal Comune di Terni con Cinecittà:
l’impegno della società romana
(che paga un affitto complessivo di
3000 euro al mese) era di bonificare
la zona per poi costruire un hotel e un
grande parcheggio con l’obiettivo di
incentivare l’utilizzo degli studios
da parte delle produzioni cinematografiche.
Dopo sette anni, però, nulla è stato
fatto e i paesani hanno deciso che il
tempo dell’attesa è finito: «Siamo
entrati abusivamente nell’area -
spiega Giuseppe Livi, presidente del
centro sociale - e abbiamo effettuato
dei rilievi, con il preciso obiettivo di
elaborare un progetto di riqualificazione
».
Quel progetto “abusivo” è finito
ora nelle mani del sindaco Leopoldo
Di Girolamo. «È un elemento di orgoglio
e rappresentazione della propria
comunità» commenta.
«Nei cittadini crescono gli elementi
di insoddisfazione - continua
il primo cittadino -, ma di solito c’è
un generico appellarsi alle responsabilità
delle istituzioni. Qui, invece,
ci sono i cittadini che si rimboccano
le maniche nell’avanzare delle proposte
». «Insomma - continua il sindaco
- ci si riappropria del proprio
destino e se ne diventa protagonisti.
Credo che questo sia un segno fondante
della democrazia. E sfata il
luogo comune secondo cui nei centri
sociali ci si limita a giocare a carte e a
ballare».
«Si punta a recuperare il senso della
bellezza e dei valori e l’orgoglio
per il posto in cui si vive» aggiunge
Di Girolamo, accogliendo ufficialmente
la proposta. Una proposta che
non potrà avere seguito, però, se il
Comune non si fa carico dei lavori di
bonifica. «I lavori complessivamente
dovrebbero costare 350 mila euro.
Per il momento il Comune dovrebbe
recuperarne 200mila» spiega Livi.
«Puntiamo di arrivare alla bonifica
di almeno il 30% entro la fine
dell’anno - dice il sindaco - per i finanziamenti
aspettiamo il consuntivo
di bilancio».
Il progetto di riqualificazione della
vasta aerea antistante l’ex stabilimento,
in realtà, è solo l’ultimo atto
di un recupero del borgo iniziato tra
le stesse mura cittadine.
«Eravamo stanchi di aspettare soluzioni
che non arrivavano mai -
spiega Maria Cristina Garofalo, presidente
del Comitato Papignopesche
- per questo abbiamo deciso, in
collaborazione con la Circoscrizione,
di attivarci e partecipare in prima
persona alla rinascita di Papigno».
«Una parte del paese era diventata
bosco» spiega ancora Livi. «Con il
comitato Papignopesche, presieduto
da Maria Cristina Garofalo, abbiamo
eliminato le sporcizie, tagliare
le erbacce, scoperto terrazzamenti
e orti perduti più di trent’anni fa. Abbiamo
scoperto orti pensili e ne abbiamo
impiantato altri».
Prima dell’arrivo della fabbrica
Papigno era conosciuta per la qualità
delle sue pesche. L’obiettivo del comitato
cittadino e del Centro sociale
è stato quindi, in primis, ritrovare le
radici del borgo stesso.
«Il punto di partenza è stato riportare
alla luce gli antichi orti terrazzamento
del paese, che ha poi nutrito
ulteriormente la voglia di ripensare
l’intero assetto urbanistico e sociale,
in breve la qualità della vita di Papigno
attraverso azioni dirette attraverso
il volontariato: la progettazione
strategica per dare al paese un futuro
nell’ambito del turismo e la progettazione
di servizi di pubblica utilità
per i residenti». «La comunità di
Papigno - conclude Garofalo - è
adesso pronta a confrontarsi con
l’amministrazione comunale con la
speranza che il progetto partecipato,
possa essere compreso, sostenuto,
incoraggiato e preso in carico».
Il progetto elaborato è dettagliatissimo
e comprende impianti sportivi,
un parcheggio riservato esclusivamente
ai cittadini di Papigno, un
centro ristoro, bagni, area attrezzata,
nuovi orti e un’area sosta per camper
e servizi. Il tutto a servizio dello stesso
paese.

Parlano di noi....

22/06/2012 - PAG. 38 Il Corriere dell'Umbria

La comunità ha presentato ieri mattina un progetto strategico

Si parte dal recupero degli orti per arrivare ai servizi avanzati

Il borgo di Papigno chiede di rinascere e punta sul turismo

Il sindaco Di Girolamo ha garantito il suo apporto e annunciato che la bonifica sarà completata al 30% entro il 2012

di Giuseppe Magroni


A terrazzamenti e orti che digradavano nel fossato, ma anche la piantumazione di pescheti lì dove un tempo ormai lontano, prima dell’avvio della fabbrica del carburo, per un microclima particolare si producevano
pesche il cui profumoe sapore si sonotramandati nella memoria dei ternani.
La piccola comunità di Papigno vuole ripartire dagli orti e dalle pesche per approdare a servizi turistici avanzati capaci di fare dell’antico borgo anneritodaunsecolo d’industrializzazione una porta attrezzata
per il turismo della Valnerina.
Il progetto “Papigno insieme” è stato presentato ieri mattina a palazzo Spada alla presenza del presidente della circoscrizione Est Stefano Bolletta, che ha già fornito il suo apporto organizzativo, e del sindaco Leo Di Girolamo che ha lodato il senso civico e partecipativodella piccolacomunitàdando anche lui la disponibilità delComune a collaborare.
Il progetto strategico è stato elaboratodallacomunità insieme alla circoscrizione Est e al Centro sociale Papigno.
L’idea parte da Maria Cristina Garofalo,psicologache si definisce “ortolana in erba nativa
papignese”; è stata leiapresentarlo ieri mattina al sindaco.
Una parte del progetto è stata già avviata, quella del recupero e coltivazione degli antichi orti terrazzati, “un lavoro che abbiamo fatto tutto da soli, conforza, energia, passione,allegria e amicizia”.
Il recupero degli orti è propedeuticoaunveroe proprio piano strategico per Papigno il cui cuore è la vasta area a  ridosso dello stabilimento oggetto di bonifica ambientale. Qui il progetto prevede la riattivazione e il miglioramento degli impianti sportivi, un centro ristoro, un parco giochi e avventura per bambini e ragazzi, un’area attrezzatadiaccoglienzaridosso dello stabilimento, saranno per camper e un’area destinata a bancarelle per la venditadi prodotti agricoli.Un’area attrezzatamultifunzionale che dovrà essere collegata al borgo con un percorso pedonale.
Nell’area della Balalaica, quella del curvoneche dallo stabilimento porta al borgo, dovrà essere allestitaunamostrapermanente sulla storia della fabbrica papignese ma anche la piantumazione di un frutteto delle famose pesche di Papigno.
L’attuale parcheggio dovràessere riqualificato e rinverdito. L’ultima richiesta al Comuneè quelladi destinare alcune strutture pubbliche al servizio di questo progetto, per esempiola splendida torre civica che potrebbe ospitareunufficio
di informazioni turistiche.
Il sindaco Di Girolamo ha risposto con entusiasmo alle richieste lodando anzitutto il senso civico epropositivodella piccola comunità. Riguardoalla bonific adell’area sottostante il borgo già approvata e in parte finanziata dal ministero dell’Ambiente, cruciale per il progetto, il sindaco ha detto che “si è conclusa la progettazione esecutiva da parte dell’Arpa.
L’auspicio è che entro il 2012 si concluda il30 per cento dell’intervento”. L’importante è che sia conclusa la progettazione esecutiva,ha chiarito il presidente della circoscrizione Est Stefano Bolletta “perché parte dell’area potrebbe essere bonificata dai privati interessati agli interventi”.

giovedì 21 giugno 2012

Grazie a....

Micaela, Giuseppe, Lida, Giuliano, Simona, zio Renato, Tania, Ferrero, Maria Grazia, Renzo,  e l'altro Renzo, Alessandra, Patrizio, Massimo, Letizia, Marisa, Lara e tuti gli altri cittadini di Papigno ed amici...che ieri hanno partecipato ala Conferenza Stampa/incontro Sindaco nella Sala Consiliare di palazzo Spada.
Grazie ad Adriano che oltre ad essere il nostro naturalista di fiducia, insieme al Cai di Terni ci ha aiutato nello start up del progetto e continua ad esserci vicino con la sua professionalita', amicizia, passione, generosita' e competenza. Sara' lui che si occupera' e prendera' cura delle nostre pesche; anzi lo sta gia' facendo!!!
Grazie anche a chi non c'era, ma ha lavorato e sta lavorando con noi e per noi. L'elenco sarebbe lunghissimo.
Grazie a Stefano il nostro Presidente di Circoscrizione che e' 'uno di noi' e che, come Giuseppe, ha creduto subito nel progetto facendolo suo.
Grazie al Sindaco che ci ha dedicato un bel po' del suo tempo e che appena approvato il bilancio verra' a trovarci.
Grazie anche per averci ridato un po' di fiducia nelle istituzioni....
Grazie agli amici della stampa e delle tv che hanno assistito fino in fondo alla presentazione e hanno correttamente trasmesso e propogato il nostro mesasggio.
Grazie anche a chi continua a mugugnare piu' o meno sottovoce e a scuotere la testa diffidente e continua con luoghi comuni e disfattismi di maniera..ci da ancora piu' forza per andare avanti!
Care amiche e amici, guardate i giornali di oggi e tutto cio' che abbiamo fatto e stiamo facendo vi sembrera' ancora piu' vero!!!!

Cri

mercoledì 20 giugno 2012

Comunicato Stampa

Si svolgerà oggi 21 Giugno 2012 alle ore 11 presso la Sala Consiliare del Comune di Terni la conferenza stampa in occasione della presentazione di Un progetto per il paese, promosso dal comitato Papignopesche in collaborazione con il Centro Sociale di Papigno  e la Circoscrizione Est. Interverranno il Sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo, Il presidente della Circoscrizione Est Stefano Bolletta. il Presidente del Centro Sociale di Papigno Giuseppe Livi e la referente del Comitato Papignopesche Maria Cristina Garofalo.
Alla presentazione sarà presente anche il gruppo di cittadini di Papigno, che stanchi di aspettare soluzioni per il proprio paese che non arrivano mai, hanno deciso, in collaborazione con la propria Circoscrizione, di attivarsi e partecipare in prima persona alla rinascita di Papigno. Punto di partenza di questo percorso  è stato il desiderio della comunità di riportare alla luce gli antichi orti terrazzamento del paese che ha poi nutrito ulteriormente la voglia di ripensare l’intero assetto urbanistico e sociale, in breve la qualità della vita di Papigno attraverso :
-azioni dirette attraverso il volontariato ;
-la progettazione strategica per dare al paese un futuro nell’ambito del turismo;
-la progettazione di servizi di pubblica utilità per i residenti;

La comunità di Papigno è adesso pronta a confrontarsi con l’Ammistrazione Comunale con la speranza che il progetto partecipato, possa essere compreso,  sostenuto, incoraggiato e preso in carico.



sabato 9 giugno 2012

Prosegue la bonifica degli orti, ora tocca a quello parrocchiale...

Grazie alla collaborazione del parroco Don Pino, siamo potuti entrare nell'orto della parrocchia e ripulirlo dall'incuria e dall'abbandono di tanti anni.
E' solo l'inizio, ma a voi valutare i primi risultati!

Com'era

e com'e'........

 


Ricompare la Balalaica

Dopo i 'lavori' del 2 giugno ecco cosa si puo' vedere.....
Ma adesso ci fermiamo con gli scavi per decidere cosa e come fare insieme alla Circoscrizione e al Centro Sociale.
Comunque per chi ne ha un ricordo lontano, e anche per chi non l'aveva mai vista e' importante che sia di nuovo li' a testimoniare un pezzo di storia del paese.....

venerdì 8 giugno 2012

Piccole e inutili 'cattiverie'

Registriamo con dolore che 'qualcuno' (forse per dare uno stupido segnale di dissenso? forse per stupidita' o malvagita' gratuita, in ogni caso una persona poco sensibile e socievole), ha 'rimosso' uno dei contenitori-fioriere che avevamo recuperato dall'orto di Sandro e piantumato con astri, zinnie, margherite.
Quel che ci disiace di piu' e' che abbiano disprezzato ed ucciso questi fiori gettandoli nel cassonetto, cio' parla da se sulla 'qualita' umana di chi ha compiuto l'atto. Non ci soffermiamo poi sulla sua 'intelligenza' che gli ha consigliato di svuotare il contenitore prima di portarselo via e di spianare ben bene la terra che conteneva, li' attorno.....Forse avra' pensato che eravamo tanto scemi da non accorgerci della mancanza delle nostre care e accudite piantine? Noi non lo siamo ma lui/lei....
Comunque come diceva sempre nonna le mal'azioni ricadono sempre su chi le compie. Noi continueremo a piantare fiori e prendercene cura con affetto, allegria e gioia di stare insieme. Poveretti quelli che non hanno tutto questo nel loro cuore e nella loro mente!!!

martedì 5 giugno 2012

Raccolta ortaggi al 50%....

....nel senso che continuiamo 'a fare i complimenti' su chi debba raccogliere! L'orto e0 vissuto in termini cosi' collettivi che 'pare brutto' portarsi a casa i suoi prodotti!!!
Cosi' ieri, dopo aver insistito non poco con Sandro perche' prendesse qualcosa anche lui (ovviamente non ha accettato, rimandando a una prossima , quanto generica, volta), io e Micaela armate di camestro, forbici e bustine, ci siamo spartite nell'ordine:
- 1 cospo di insalata a testa
- un bel po' di insalatina da taglio (rigorosamente di 12 cm di altezza...!!!)
- una cipolla diigentemente spaccata a meta'
- una manciata di mentuccia selvatica (Micaela su questa ha soprasseduto)

Abbiamo rinviato la colta delle zucchine rotonde perche' ancora un po' piccoline e poi per aspettare Simona che al momento e' malata.
Per equita', manca ancora la distribuzione di quota parte a Massimo e Letizia che tanto si son prodigati nella piantumazione, innafiatura e cura degli ortaggi.
Ma che soddisfazione tornare a casa con un canestro profumato d'altre estati.....!!!!

lunedì 4 giugno 2012

I prodotti dell'orto e le scalette di zio Renato....

Iniziano le raccolte! La cosa bella e' che nessuno degli ortolani vuole essere il primo a cominciare, ognuno vuole che sia l'altro a prendere. Questo e' molto indicativo dello spirito collettivo con cui operiamo e, soprratutto, della generosita' che caratterizza la partecipazione di ciascuno.

I nostri fiori di zucca

Cosi' alla fine, cooperativamente, (e anche perche' senno' 'sta roba va a fini' che va a male a forza de fa li complimenti uno co l'andru...), si decide che io prendo la zucchina, Simona qualche foglia di insalatina da taglio, Micaela i fiori di zucca per Filippo. Sandro non vuol nulla per se'. Cogliamo anche un cetriolo gigante che scopriamo non vuole nessuno perche' nessuno lo digerisce (la qual cosa ci fa interrogare sul perche' li abbiamo piantati..!?!?!?, ma forse e' lo scotto che si paga come entusiasti principianti ortolani!!!), lo regaleremo, come segno di amicizia (o captatio benevolentia...?!?!!?), ad un nostro vicino ortolano che c'ha un orto da paura!!!!! Abbiamo proprio molto da imparare da lui! sia come 'ordine', che come modalita' di coltivazione.....
Simona e Sandrino hanno anche pianttao i fagioli, ma ancora ne abbiamo da metter giu' che la scatola e' grandina...!!

Intanto zio Renato, zittozitto, guardate che scalette ha tirato su:

Nel prossimo post, invece, vi mostreremo l'enorme lavoro di bonifica che i tre baldi giovani: Giuliano, Renato e Fabrizio han fatto alla Balalaica....non potete neppure immaginare!!!!