C'e' da salvare la citta' nella natura

"C'e' da salvare la citta' nella natura. Il risanamento dall'interno.
Basta che i fautori del progresso si pongano il problema.
Questa regione, [...] e i villaggi intorno, dovrebbero essere rispettati proprio nel loro rapporto con la natura. Le cose essenziali, nuove, da costruire, non dovrebbero essere messe addosso al vecchio.
Basterebbe un minimo di programmazione. ........e' ancora in tempo per fare certe cose. [...]
Quel che va difeso e' tutto il patrimonio nella sua interezza.
Tutto, tutto ha un valore: vale un muretto, vale una loggia, vale un tabernacolo, vale un casale agricolo.
Ci sono casali stupendi che dovrebbero essere difesi come una chiesa o come un castello.
Ma la gente non vuol saperne: hanno perduto il senso della bellezza e dei valori. Tutto e' in balìa della speculazione.
Cio' di cui abbiamo bisogno e' di una svolta culturale, un lento sviluppo di coscienza......".
Pier Paolo Pasolini, 1974

sabato 10 giugno 2017

"Cancelli sul nare"

da:http://www.umbria24.it/attualita/terni-discarica-ex-carburo-senza-cancelli-residenti-furibondi-mancata-bonifica

 Terni, discarica ex Carburo senza cancelli: residenti furibondi per mancata bonifica

Papigno pesche:"Faremo un nuovo esposto, giusto i tubi dell'acquedotto sono al sicuro"

«Si ha maggior cura nel proteggere intonsi e scintillanti tubi acquedottiferi, che non la salute e la sicurezza della popolazione, lasciando spalancati ingressi all’area Sin della discarica dell’ex carburo. Da 14 anni ci prendono in giro con la presunta bonifica – tuonano furiosi i rappresentanti dell’associazione Papigno pesche –  abbiamo sprecato tanto tempo in estenuanti quanto inutili riunioni, progettazioni, visite guidate alla ‘zona rossa’, ascoltando faraonici progetti. Da ultimo, la farsa dei tavoli tecnici di concertazione di fantomatici Patti di solidarietà (da cui, per fortuna, ci siamo messi in salvo per tempo, salvaguardando il nostro tempo e la nostra igiene mentale)».
Sin Papigno Intanto scopriamo che per la bonifica bisogna ricominciare tutto d’accapo perché categorie di rifiuti e loro consistenza, inquinanti, non stanno dove e come dovrebbero stare. Tutto da rifare, nuove carte da rimandare al ministero e ‘la cera se consuma e lu mortu non cammina’. Intanto – denunciano – alla discarica si accede direttamente e comodamente dal Piazzale Corot (oltre che da almeno altri due punti del paese, non, o ridicolmente protetti e non opportunamente segnalati). A destra del cancellone principale (comunque aggirabile con facilità anche dai bambini che giocano nel vicino campetto), un vistoso ingresso provvisto di cancelletto arrugginito e chiuso, con ampio e comodo foro d’accesso ad altezza d’uomo alla sua destra, consente di portare a spasso i cani. Lo stato di pericolosità e incuria in cui versa la zona è inaccettabile. Case a meno di 30 metri, due corsi d’acqua (Cervino e Nera) in prossimità, sosta di camper nel parcheggio antistante, presenza costante di turisti frequentatori del rafting, bambini che giocano nei dintorni e spesso travalicano i confini e chi più ne ha più ne metta».
L’acquedotto Terria-Pentima «Un’area dichiarata Sito d’interesse nazionale deve essere bonificata e inaccessibile. Non possono passare 14 anni senza che nulla accada e si tiri a campare. Però i tubi del nuovo acquedotto son ben custoditi, ma riparare quello esistente e salvare il Nera e il suo ecosistema delicatissimo non era meglio? Chiudiamo, la nostra ennesima denuncia, cui seguirà l’ennesimo esposto alle Autorità competenti, riportando una considerazione del Prof. Luca Tomio che alcuni giorni fa, ci diceva di come avesse riscontrato discrepanza di quote fra il dipinto di Leonardo e l’attuale paesaggio (area della discarica a ridosso della rupe). Certo – gli abbiamo risposto- i conti tornano: ai suoi tempi qui c’era solo natura e bellezza, non monnezza».

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