C'e' da salvare la citta' nella natura

"C'e' da salvare la citta' nella natura. Il risanamento dall'interno.
Basta che i fautori del progresso si pongano il problema.
Questa regione, [...] e i villaggi intorno, dovrebbero essere rispettati proprio nel loro rapporto con la natura. Le cose essenziali, nuove, da costruire, non dovrebbero essere messe addosso al vecchio.
Basterebbe un minimo di programmazione. ........e' ancora in tempo per fare certe cose. [...]
Quel che va difeso e' tutto il patrimonio nella sua interezza.
Tutto, tutto ha un valore: vale un muretto, vale una loggia, vale un tabernacolo, vale un casale agricolo.
Ci sono casali stupendi che dovrebbero essere difesi come una chiesa o come un castello.
Ma la gente non vuol saperne: hanno perduto il senso della bellezza e dei valori. Tutto e' in balìa della speculazione.
Cio' di cui abbiamo bisogno e' di una svolta culturale, un lento sviluppo di coscienza......".
Pier Paolo Pasolini, 1974

lunedì 10 marzo 2025

Bellezza e nefandezze

Questa foto è davvero emblematica.

Da giorni osservo la meravigliosa fioritura di questo resistente pesco e lo amo. Amo la sua caparbietà, la sua forza vitale e la bellezza folgorante che ci impone. Il rosa dei petali attraversa gli occhi e giunge integro al cuore.

Cresce su una lingua di terra che diventa dirupo due centimetri più in là. Forse la pianta sta già in bilico con un radice qua e una là a trattenere la terra e il suo equilibrio. 

Non posso raggiungerla perché ci separa un muretto e una rete, e va bene così perché solo sfiorarla la contaminerebbe. Lei, così sfrontata da sbeffeggiare la carcassa della fabbrica dall' alto, quella stessa che ha sterminato le sue sorelle, quando Byron e Corot se n'erano già andati...



Queste invece, vivono tranquille e ignare del passato sotto il mio balconcino...le ho piantate io 13 anni fa: loro sono giovani, io già vecchia...potenza e ironia della Natura!!!






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