Ecco la nostra risposta all'articolo 'elettorale' uscito ieri sul Messaggero.
Riportiamo da Umbria 24 che ringraziamo come sempre per l'attenzione che ci presta:
7 febbraio 2014
Terni, Papigno e la sua bonifica controversa: «Esiste già un progetto di recupero dell’area»
La cosa, Umbria24 l’aveva raccontata, qualche tempo fa: nel borgo di Papigno un gruppo di appassionati volenterosi sta, da tempo, lavorando a quello che Maria Cristina Garofalo definisce «un sogno collettivo»: la rinascita degli antichi orti terrazzati. Ma adesso le è venuto un po’ di nervoso.
La bonifica Lei è la presidente dell’associazione PapignoPesche e dice: «Apprendiamo con grande interesse e curiosità la notizia dell’imminente bonifica dell’area della ex discarica di Papigno, per cui da anni ci stiamo propositivamente battendo e ricordiamo che ‘la voglia di verde’ a noi è venuta in tempi non sospetti e, soprattutto, non immediatamente ricadenti in prossimità di campagne elettorali».
Gli orti E ricorda quando cominciarono, «volontariamente e spontaneamente, nel lontano 2011, a ripulirci e riambientare gli orti terrazzati del Fossato; piantare alberi nel parcheggio, alla Balalaica, nei luoghi più degradati». Poi la circoscrizione Est, «grazie anche al centro sociale ‘Papigno’, ci ha notato ed ha apprezzato quella, tanto demagogicamente sventolata ‘democrazia dal basso’ che non pochi mal di pancia ha fatto venire a partiti e vecchie glorie della gestione ‘fai-da-te’ della cosa pubblica».
Il progetto Maria Cristina Garofalo spiega: «Abbiamo preparato un progetto – ‘Papigno insieme’ -consegnato il 12 giugno 2012 al sindaco poi ripresentato in altre occasioni istituzionali pubbliche e agli uffici comunali competenti, ma oggi apprendiamo che c’è una memoria molto corta, o forse qualcuno in questi ultimi tre anni si è distratto». E che, forse, quel progetto rischia di essere messo in discussione.
Il sindaco Nel luglio del 2012, racconta la presidente di PapignoPesche, «Leopoldo Di Girolamo venne anche in paese in visita agli orti riambientati e all’area della bonifica per rendersi conto di persona del progetto del paese, che è di ampio respiro e non si limita a miopi e stereotipate affermazioni e destinazioni d’uso, per altro parziali e riduttive che umiliano le potenzialità dell’area del post bonifica, ma propone soluzioni progettuali differenziate – area camper, parcheggi per il paese, area sportiva e servizi – tali da rigenerare veramente dal profondo lo stesso tessuto economico e sociale».
Gli slogan L’impressione che PapignoPesche ha, in poche parole, è che la ‘melassa’ elettorale si riveli venefica: «Vogliamo che questo sforzo, impegno, condivisione progettuale non venga ‘dimenticato’ a favore di qualche+ slogan politico-elettorale», Poi arriva l’avvertimento: «Nessuno di noi e' aduso ‘a scrivere per danno delle carte’, come diceva il Poeta- specifica Maria Cristina Garofalo – ma non abbiamo scherzato in questi tre anni e, pur divertendoci, non abbiamo ‘giocato’ a fare gli ortolani».
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