C'e' da salvare la citta' nella natura

"C'e' da salvare la citta' nella natura. Il risanamento dall'interno.
Basta che i fautori del progresso si pongano il problema.
Questa regione, [...] e i villaggi intorno, dovrebbero essere rispettati proprio nel loro rapporto con la natura. Le cose essenziali, nuove, da costruire, non dovrebbero essere messe addosso al vecchio.
Basterebbe un minimo di programmazione. ........e' ancora in tempo per fare certe cose. [...]
Quel che va difeso e' tutto il patrimonio nella sua interezza.
Tutto, tutto ha un valore: vale un muretto, vale una loggia, vale un tabernacolo, vale un casale agricolo.
Ci sono casali stupendi che dovrebbero essere difesi come una chiesa o come un castello.
Ma la gente non vuol saperne: hanno perduto il senso della bellezza e dei valori. Tutto e' in balìa della speculazione.
Cio' di cui abbiamo bisogno e' di una svolta culturale, un lento sviluppo di coscienza......".
Pier Paolo Pasolini, 1974

lunedì 6 agosto 2012

Ho un sassoline nel....tubo!!! Ahahiahiii!!!!!!!

Sotto questo angosciante solleone succedono davvero le cose piu' inverosimili.
Venerdi', 'grazie' alla cassintegrazione (si fa per dire...), ho la mattinata libera, cosi' mi alzo presto per andare a dare una mano a Sandrino ad innafiare gli orti.
Con tutto quello che stiamo raccogliendo, mi pare il minimo da fare per 'sdebitarsi'...
Arrivo che non son manco le 8 e vado su a casa a cambiarmi. Mi affaccio dalla terrazetta e da sotto Sandrino sconsolato mi dice "Senza che vieni giu', tanto stamttina non viene l'acqua!".
Terrore puro, con queste temperature! Inutile dire che lo raggiungo al volo, non senza essermi prima accertata che al rubinetto che sdoppia il tubo sulle Scalette, l'acqua arrivi.
Infatti li' ne viene un cannoccio! Che succede allora in quei 20 cm di tubatura (con ben due 'geniali' gomiti a 90°), per non farne arrivare manco una goccia -per caduta- ai nostri orti? 
Scendo giu', ovviamente ed inutilmente, provo ad aprire il rubinetto: niente, ma quel che e' peggio e piiu' inquietante e' che lungo il tubo di gomma che scende dalle Scalette non si sente neppure il rumore dell'acqua! 
Il sospetto (dire quasi certezza matematica) che ci viene e' che quei due c....zo di gomiti blocchino il passaggio di qualcosa....ma cosa? Naturalmente non abbiamo attrezzatura idraulica adeguate, e, naturalmente come accade in questi casi, arrivano i/le solite sacciofa' a dispensar pillole di saggezza (il che non fa migliorare il nostro umore). Arriva pure (redivivo e stanato dalla siccita' improvvisa) il nostro sottostante 'vicino' di orto.
In tre non riusciamo a combinar nulla, procedendo nell'ordine a :
- battere il tubo e i 'gomiti' incirminati con il martello per 'spostare e stanare' quello che ostruisce
- svitare il rubinetto e il pezzetto di tubo delle Scalette per provare con un fildiferro e un tubino sonda a sbloccare la situazione
- apriamo e chiudiamo (con intento magico-animistico) il rubinetto di sotto piu' e piu' volte sperando in un miracolo del dio degli orti....
- telefoniamo al presidente di circoscrizione (nostro nume tutelare), ma e' iraggiungibile...
- cerchiamo il fratello di Micaela e il padre di Adriano (idraulici), ma son entrambi in ferie
- telefoniamo a Peppino che a detta di Lanfranco e' l'unico che c'ha l'attrezzatura giusta, ma non c'e' manco lui
- ci facciamo prestare le chiavi da Ferrero per aprire il tombino e chiudere l'acqua per lavorare meglio...ma a cosa non lo sappiamo manco noi....
- chiamiamo la circoscrizioni perche' ci mandi l'unita' di cirsi dell'ASM (che poi scopriremo manco competente per l'acqua fluviale...)
Colpo di scena/botta di c....Dopo circa 3 ore di questa manfrina, mentre io e Lanfranco ci aggiriamo per il paese per trovare un'adeguata chiave a pappagallo che sviti il tubo di plastica e ci permetta di sturare il gomito, ci raggiunge il grido di Sandrino (di vigilanza alle Scalette vicino al rubinetto) "Arriva l'ASM!!Ho visto il camincino!!!".
Subito ci portiamo in Piazzetta e ci accorgiamo che in effetti l'ASM c'e', ma sta li' per 'lavori suoi'....pero'....c'e' un operaio veramente bravo, gentile, competente e gran lavoratore che sorridente ci dice che ci dara' una mano.
Dopo avere avviato il lavoro di routine che stava facendo insieme a due colleghi, viene con noi sulla "scena del crimine" e in quattro e quattr'otto, con l'arnese giusto e 'sostenuto' da Lanfranco (non diremo come perche' non molto 'a norma di sicurezza', anzi direi in equilibrio mooolto precario....), svita il tubo, si pizzica il palmo della mano con la chiave a pappagallo, sanguinante traffica comuqnue con le dita nel gomito e annuncia: "C'e' un sasso! Mo come lo levamo?". Apriamo a tutta birra l'acqua (buffa frase che m'e' uscita...), quello si muove un po' e con l'aiuto delle dita che continua a trafficare dentro il tubo...SPLASHHHHH d'incanto torna il getto che pare la cascata delle Marmore!
Che dire? Naturalmente grazie infinite al signore dell'ASM di cui non sappiamo neppure il nome, ma che e' stato di una gentilezza unica, e al nostro presidente che, nauralmente, e' stato raggiungibile e ci ha richiamiti nel momento in cui stavamo salutando il nostro amico idraulico......ah!, come ciliegina sulla torta, quando ho visto la chiave a pappagallo che ha usato il signor ASM, non l'ho detto a nessuno, ma ho realizzato che ce l'aveo a casa a Terni identica.......!!!!!! (Pero' non ne sapevo il nome!).

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