C'e' da salvare la citta' nella natura

"C'e' da salvare la citta' nella natura. Il risanamento dall'interno.
Basta che i fautori del progresso si pongano il problema.
Questa regione, [...] e i villaggi intorno, dovrebbero essere rispettati proprio nel loro rapporto con la natura. Le cose essenziali, nuove, da costruire, non dovrebbero essere messe addosso al vecchio.
Basterebbe un minimo di programmazione. ........e' ancora in tempo per fare certe cose. [...]
Quel che va difeso e' tutto il patrimonio nella sua interezza.
Tutto, tutto ha un valore: vale un muretto, vale una loggia, vale un tabernacolo, vale un casale agricolo.
Ci sono casali stupendi che dovrebbero essere difesi come una chiesa o come un castello.
Ma la gente non vuol saperne: hanno perduto il senso della bellezza e dei valori. Tutto e' in balìa della speculazione.
Cio' di cui abbiamo bisogno e' di una svolta culturale, un lento sviluppo di coscienza......".
Pier Paolo Pasolini, 1974

venerdì 14 giugno 2019

bruttezze e degrado

... e nessuno interviene neppure a tutela dell'incolumità pubblica.
"La Cardarella" è anche l'unica via d'accesso borgo. L'unica utilizzabile non solo dai cittadini, ma anche da eventuali mezzi di soccorso.
Non siamo tecnici, ma crediamo che lasciare così incustodito e "irrisolto" un problema di tale portata (è dai forti venti di aprile che è crollato un vasto brano del muro di cinta trascinato giù dal folto manto d'edera che lo avviluppava), pare pericoloso per il transito, la sosta e la stabilità della strada.
Sbagliamo noi? Siamo i soliti ambientalisti allarmisti?




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