Papigno, i suoi orti e le sue pesche: O che bel muretto....

C'e' da salvare la citta' nella natura

"C'e' da salvare la citta' nella natura. Il risanamento dall'interno.
Basta che i fautori del progresso si pongano il problema.
Questa regione, [...] e i villaggi intorno, dovrebbero essere rispettati proprio nel loro rapporto con la natura. Le cose essenziali, nuove, da costruire, non dovrebbero essere messe addosso al vecchio.
Basterebbe un minimo di programmazione. ........e' ancora in tempo per fare certe cose. [...]
Quel che va difeso e' tutto il patrimonio nella sua interezza.
Tutto, tutto ha un valore: vale un muretto, vale una loggia, vale un tabernacolo, vale un casale agricolo.
Ci sono casali stupendi che dovrebbero essere difesi come una chiesa o come un castello.
Ma la gente non vuol saperne: hanno perduto il senso della bellezza e dei valori. Tutto e' in balìa della speculazione.
Cio' di cui abbiamo bisogno e' di una svolta culturale, un lento sviluppo di coscienza......".
Pier Paolo Pasolini, 1974

sabato 22 ottobre 2016

O che bel muretto....

..fatto tutto da me e Sandrino!
Che non si dica che non lavoro!
Non siamo mica come quelli del piddi' che sulla bacheca de L'Unità' hanno fotografato e segnalato (sottolineando con l'evidenziatore giallo), le aree del paese da decespugliare, ponendo le immagini squallidamente a fianco della propaganda di Regime per il referendum.
Pur di raccattare voti farebbero qualsiasi cosa, e, infatti, ad ogni appuntamento elettorale si presentano o simbolicamente ed esemplarmente col decespugliatore in mano; o, come in questo caso (che non si vota la persona), segnalando il degrado (che c'è sempre e di cui generalmente se ne strafregano), senza sporcarsi le mani.
Noi le mani ce le sporchiamo sempre di terra e d'erba, ogni giorno, volontariamente e senza chiedere nulla in cambio. E, infatti, noi voteremo NO!